PESCARA – “Dal grano al pane il prezzo aumenta di quindici volte per effetto delle speculazioni e delle importazioni di prodotto dall’estero con pagnotte e panini spacciati come italiani all’insaputa dei consumatori. Oggi un chilo di grano tenero è venduto a circa 20-21 centesimi mentre un chilo di pane è acquistato dai cittadini a valori variabili attorno ai 3,1 euro al chilo, con un rincaro quindi di quindici volte. C’è sicuramente un margine da recuperare per garantire un giusto compenso agli agricoltori, senza pesare sui cittadini -spiega in una nota Coldiretti Abruzzo – in tal senso, è necessario favorire e realizzare rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti”. Ma a preoccupare gli agricoltori è soprattutto un altro problema, collegato alla fauna selvatica sempre più invadente, pericolosa ed ingestibile. “Le incursioni di cinghiali nei momenti più delicati della produzione rischiano ogni anno di compromettere i raccolti in termini quantitativi ed, in alcune zone, lo hanno fatto – conclude Coldiretti Abruzzo – si tratta di una emergenza che riguarda tutti i settori agricoli che oggi più che mai va affrontata con soluzioni adeguate. A rischio ci sono il reddito delle imprese e l’economia agricola in generale, ma anche l’incolumità delle persone che vanno tutelate da un pericolo sempre più evidente” – (ANSA)