“Partiamo dal punto cruciale: la destinazione dell’area. Petrini e Ginoble sostengono che Ferrovie potrà venderla al miglior offerente in qualsiasi momento e che il bene non sarà mai più pubblico. Falso! La convenzione, all’articolo 3.2, afferma chiaramente che FS Sistemi Urbani è obbligata a garantire la destinazione d’uso a parcheggio pubblico per una durata non inferiore ai 10 anni. E non solo: qualora FSSU decidesse di alienare l’area a terzi prima di questo termine, il Comune avrà il diritto di prelazione, come la nostra amministrazione ha ampiamente e più volte ribadito e ad un prezzo che, di certo, non possiamo valutare al momento e che difficilmente sarà più alto di quello della convenzione precedente. Su questo fronte, i due evidentemente non hanno letto nemmeno il PRG, che gira tra i consiglieri da mesi e mesi ed è stato oggetto di tante riunioni della Commissione Urbanistica, nel quale è evidente e ribadito che la destinazione dell’area rimane e rimarrà a parcheggio. Di certo, quindi, non sorgerà alcuna palazzina nell’area”, afferma De Nigris.
“Petrini e Ginoble sostengono poi che il bene non rimarrà pubblico. Anche qui, una lettura meno superficiale gli avrebbe evitato un’altra imprecisione. L’articolo 3.3 comma B obbliga il gestore FS Park a mantenere la destinazione dell’area a parcheggio senza soluzione di continuità, garantendo al Comune la possibilità di utilizzare l’area o una sua parte per finalità di pubblico interesse. Quindi, pur non essendo formalmente un bene di proprietà pubblica, manterrà comunque un utilizzo pubblico. Il loro è un inutile sofismo che non coglie la sostanza della questione. I due consiglieri di opposizione affermano poi che “l’operazione non è economicamente vantaggiosa”. I circa 60 stalli presenti nell’area fruttano fino ad oggi al Comune cifre di certo non esorbitanti. Anche senza considerare le spese per le manutenzioni e le utenze (che i due omettono parlando genericamente solo di “poche spese connesse alla manutenzione”), servirebbero molti anni per andare quantomeno a pareggiare l’investimento. FS Park, all’articolo 3.3 comma D della convenzione, si impegna ad avviare i lavori di riqualificazione dell’Area, riguardanti, tra l’altro, l’impianto di illuminazione. Questo dimostra una visione a lungo termine e un investimento che va ben oltre la mera gestione, garantendo un servizio migliore per tutta la collettività a costo zero per le casse dell’ente”, dice ancora De Nigris.
“Sulla gestione del parcheggio, Petrini e Ginoble affermano che “sarà gestito dalla società privata FS Park, con tariffe che nessuno ad oggi conosce”. È vero che al momento le tariffe non sono pubbliche, ma basta conoscere un minimo (e dico un minimo) le dinamiche del mercato per capire che, gioco forza, quelle che saranno applicate da FS Park saranno aderenti (se non identiche) a quelle della gestione comunale, quantomeno per non perdere fette di mercato. Infine, sul parcheggio multipiano, affermano che sarebbe realizzabile. Ancora una volta, una lettura più attenta dell’articolo 3.3 comma D della convenzione li avrebbe illuminati. Si cita testualmente che la sua realizzazione potrà essere presa in considerazione solo qualora dovesse risultare possibile “in esito a valutazioni successive, ovvero a sopraggiunte modifiche normative o societarie”. Non è quindi ad oggi realizzabile, stante la situazione e le regole attuali. A ciò si aggiunge che le stesse FSSU e FS Park hanno individuato nella realizzazione di un parcheggio a raso la soluzione attualmente più sostenibile, sia tecnicamente che economicamente, per la riqualificazione del Parcheggio, dovendosi escludere la realizzazione di un parcheggio multipiano, interrato o fuori terra, in considerazione delle valutazioni preliminari condotte in riferimento agli aspetti di carattere tecnico, economico, vincoli dell’area e all’analisi dei flussi di accesso e utilizzo – dice ancora De Nigris – Riguardo alla gestione dei conti del nostro Comune e di come li abbiamo trovati, ricordo all’ex assessore Petrini e all’ex presidente del consiglio Ginoble che in tre anni abbiamo rimesso 7 milioni di euro, chiudendo il disavanzo, e a certificarlo sono i bilanci approvati da noi. Questa è la sola verità, non serve aggiungere altro”.