PESCARA – Come da Ordinanza emanata dalla Regione Abruzzo giovedì scorso, dal 30 aprile si è tornati ad andare in bici nella nostra regione, senza limitazioni, ma entro il comune di residenza. Oltre agli atleti di interesse nazionale (Giulio Ciccone, Andrea Di Renzo, Pierpaolo Addesi e Marta Bastianelli), anche amatori e appassionati delle due ruote non a motore sono già da qualche ora tornati in sella. Ma al di là di
questo, il pensiero della Federazione Ciclistica abruzzese, presieduta da Mauro Marrone è a quello che accadrà da oggi ai prossimi mesi.
Chiaramente questo stop implica diversi problemi, anche se oggi dobbiamo pensare a quello che sarà e no a quello che è stato perché nulla potrà essere come prima. Per esempio nel ciclismo, per quanto riguarda la sicurezza degli atleti, il protocollo sanitario stabilisce un distanziamento di 25 metri tra un ciclista e l’altro. C’è poi la questione riguardante le manifestazioni. Diversi appuntamenti della prima parte della stagione sono già saltati. Entro il 18 maggio stabiliremo i criteri per la formulazione di un calendario di gare e campionato regionali. La stagione 2020 si allungherà – spiega il presidente della Fci Abruzzo – fino a novembre. E poi come si può dimenticare l’aspetto economico e i danni subiti dalle società. Per questo, oltre ai finanziamenti previsti dal Credito Sportivo, fino ad un massimo di 25mila euro, come Federazione – spiega ancora Marronestiamo studiando aiuti che possano per esempio prevedere l’abbuono della tassa di affiliazione fino al
2021, considerando anche il prevedibile passo indietro di diversi sponsor che metteranno in seria difficoltà i nostri team“.

Alla Fci Abruzzo sono affiliate un centinaio di società, con circa 3mila tesserati. Lo stop di marzo ha fatto perdere numeri ed iscritti che si conta di recuperare nella prossima stagione – ANSA – foto Il Centro