TERAMO – Se ne è andato l’avv. Mariano Franchi, personaggio noto in città: il covid, purtroppo, continua a mietere vittime, senza tregua. Ho avuto il piacere di conoscerlo nel 2010 e di apprezzarne, da subito, la bontà ed il rispetto che nutriva per il prossimo.

Aveva 77 anni, vissuti all’insegna della semplicità e della sobrietà, insite in lui, rifuggendo dall’essere “uomo da vetrina”, magari in un abito che avrebbe potuto pure permettersi d’indossare, anche nella quotidianità.

E’ stato un avvocato “anomalo”, essendosi principalmente dedicato alla custodia ed alla gestione dei beni di famiglia; con il passare degli anni ha poi coltivato, sempre con maggiore interesse, il culto della gastronomia, ma quella antica, fatta di ricette e di tradizioni popolari, di piatti soprattutto semplici, quasi a voler rafforzare la propria identità con le cose che più gli erano proprie.

Mariano Franchi è stato un uomo generoso, che mai s’è vantato d’esserlo, ma sono davvero tanti i suoi “interventi” in situazioni altrui difficili. Ha amato, anche spudoratamente, le auto d’epoca, senza distinzioni: una Fiat 500 degli anni ’50 non aveva un valore tanto diverso, per intenderci, di una Ferrari Berlinetta 250 SWB.

Si era ammalato da poco più di un mese, forse sottovalutando, almeno inizialmente, il Covid: era stato prima ricoverato a Giulianova e, successivamente, a Teramo, quando la situazione era purtroppo precipitata.

Non ce l’ha fatta, ma la sua vita ha lasciato segni indelebili nella signora Grazia, nella compagna Gilda, nei figli Mario, che vive a Bologna, ed Alessandro.

A noi piace salutarlo come facemmo l’ultima volta, incrociandolo in banca, poco tempo fa: “Buongiorno, avvocato”.

Riposerà in pace.