TERAMO – Il Città di Teramo sa trasformare, quando li concedono, i calci di rigore (Pavone): nel primo tempo non era stato possibile in occasione di un fallo eclatante su Messori, non fischiato. Ha poi un centravanti che, se gioca, sa fare goals (Galesio), una coppia di centrocampisti da Lega Pro (Angiulli e Messori con quest’ultimo che ha realizzato la terza rete personale e colpito una traversa clamorosa, non la prima), un Pavone di categoria superiore, una difesa giovane e fortissima e si sta “costruendo” in casa un portierino 2007 che non commette errori (Torreggiani). Da questi assunti appare quasi naturale il riuscire ad onorare il campionato al meglio e con naturalezza: va sottolineato che nel girone di ritorno i biancorossi hanno conseguito 13 punti su 15 (nessuno ha fatto meglio) ed allungato sulla quarta che è quel Chieti dal budget infinito e che sarebbe dovuto essere una “superstar”, mai stata tale.
Poi è vero che il 4-0 finale è severissimo per i molisani, che hanno colpito un palo a portiere battuto sull’1-0 con Cascio, ed hanno sbagliato clamorosamente con lo stesso giocatore la rete del 2-1, che avrebbe potuto riaprire la contesa: stiamo provando a concedere qualche attenuante ad una squadra (Città di Isernia) che è di una spanna e più, comunque, inferiore a quella biancorossa. Ad aprire le marcature era stato Messori di testa, in goal quasi fotocopia con quello segnato al Roma City, con lo stesso Tourè assist man.
(da Ufficio Stampa) – Il Teramo replica il poker dell’andata (1-4) in Molise, rifilando una nuova quaterna (4-0) all’Isernia e consolidando il terzo posto in classifica (+3 sul Chieti).
Di fronte ad un avversario assetato di punti salvezza, i biancorossi dimostrano di avere i giusti stimoli, trovando il vantaggio sull’asse Tourè – Messori, in una replica quasi identica di quanto visto con il Roma City, con il centrocampista che centrerà in pieno anche una traversa ad inizio ripresa.
Il palo di Cascio sull’1-0 fa da spartiacque al match, visto che poco dopo Pavone avrà il merito di procacciarsi un rigore e trasformarlo imparabilmente.
Poi sarà Galesio-time: il puntero, subentrato da appena tre minuti, torna al gol da vero centravanti, toccando di testa il morbido cross da sinistra di Loncini e chiedendo poi scusa al pubblico del “Bonolis” per quanto accaduto contro L’Aquila.
Ci sarà ancora tempo per la quaterna, grazie ad un autogol di Arzura e per un intervento prodigioso del 2007 Torregiani sul colpo di testa di Conti.
Applausi per tutti e domenica si viaggia verso Ancona, per un autentico scontro play-off che richiama i tempi della C.
TERAMO (3-4-2-1): 1 Torregiani, 29 Menna, 4 Cangemi, 55 Brugarello (46’ Cum); 33 Loncini, 44 Angiulli, 20 Messori (76’ Esposito), 3 Pietrantonio (Vk); 19 Pavone (83’ Ouali), 10 D’Egidio (76’ D’Amore); 11 Tourè (69’ Galesio).
A disp.: 12 Sonko, 5 Pepe, 18 Ulissi, 99 Gerolino.
All.: Pomante.
ISERNIA (3-5-1-1): 1 Draghi, 2 Franzese (83’ Pecoraro), 5 Romat (69’ Cavaliere), 6 Gimenez; 7 Ercolano (Vk), 4 Baba (76’ Perotti), 8 Miola, 11 Jirillo (56’ Ouattara), 3 Pettorossi; 10 Cascio (76’ Arzura); 9 Conti.
A disp.: 12 Cocchiarella, 14 Del Bianco, 16 Antinucci, 20 D’Angelo.
All.: Farrocco.
Arbitro: Calzolari di Albenga, Assistenti: Colella di Imperia e Conio di Genova.
Ammoniti: Brugarello (T), Franzese (I), Torregiani (T), Draghi (I), Gimenez (I).
Reti: 32’ Messori (T), 63’ Pavone rig. (T), 72’ Galesio (T), 82’ aut. Arzura (I)
Spettatori: 1.854 (30 ospiti).
Recupero: 1’pt; 3’st.