TERAMO – Un raggio di sole ha accompagnato l’uscita del feretro del dottor Elso Castelli fuori dalla chiesa della Madonna delle Grazie per l’ultimo saluto. Al posto della nebbia scesa nella mattinata e del cielo plumbeo, per qualche istante un timido raggio di sole ha illuminato i presenti ed il feretro.

Una folla di gente, almeno un migliaio, ha assistito alle esequie di Elso Castelli, tragicamente scomparso a soli 58 anni nella notte di Santo Stefano. La chiesa era gremita oltre l’inverosimile e molti sono rimasti fuori, ad attendere. La famiglia presente con il dolore sul volto della moglie Pina e dei figli Elisa e Anton Leon: “Papà Ti Amo”, la frase che ha racchiuso il momento più personale e toccante della cerimonia, che è stata officiata da Don Antonio Ginaldi, parroco della Chiesa di Sant’Antonio.

La frase era nella lettera che la figlia Elisa ha scritto al papà e della quale lei stessa ne ha dato lettura. Un momento ed immagini strazianti nel momento in cui ha ricordato, inevitabilmente, il senso di vuoto e di smarrimento che accompagnano le giornate e le notti che riportano alla mancanza della figura paterna. Il dottor Castelli aveva in programma una vacanza proprio con i figli per l’imminente Epifania: purtroppo il tragico destino ha deciso diversamente, come ci racconta il nipote Mirko De Berardinis, segretario cittadino di Rifondazione Comunista.
Tantissime le autorità presenti, a cominciare dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e dal primo cittadino di Cellino Attanasio Giuseppe Del Papa. C’erano il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia ed una moltitudine di colleghi medici. Presenti anche esponenti delle Forze dell’Ordine e della Magistratura ed altre personalità cittadine.

Alle esequie ha partecipato anche una delegazione del Liceo Scientifico Statale “Einstein”, con il gonfalone dell’Istituto.

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