PESCARA – La Fondazione Pescarabruzzo, grazie al supporto progettuale del Consorzio Punto Europa (COPE) e attraverso la sua controllata Gestioni Culturali Srl, ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto di mezzo milione di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), classificandosi al quarto posto nella graduatoria relativa ai cinema. Questo contributo sarà destinato ai lavori di efficientamento energetico del Cineteatro Massimo, parte del Circuito Pescara Cityplex della stessa Fondazione. Il progetto, incluso nella Missione 1 del PNRR dedicata all’Innovazione e Cultura 4.0 (M1C3), mira a ridurre i consumi energetici del Cineteatro attraverso interventi di eco-efficienza. Questa iniziativa fa parte di un più ampio impegno per promuovere la sostenibilità delle strutture culturali nel Mezzogiorno. Il finanziamento, reso possibile dal Programma NextGenerationEU, coprirà l’80% del costo dei lavori, mentre la Fondazione Pescarabruzzo finanzierà il restante 20%.
“Questo importante risultato ci permette di proseguire con determinazione nel nostro impegno per la valorizzazione e la sostenibilità delle infrastrutture culturali della nostra città. Un traguardo che assume un significato ancora più rilevante nell’anno in cui celebriamo i vent’anni del progetto Pescara Cityplex, avviato nel 2004 dopo l’acquisizione del Cineteatro Massimo da parte della Fondazione. Un ringraziamento va anche al Consorzio Punto Europa per il prezioso supporto fornito nella stesura della candidatura all’avviso pubblico”, ha dichiarato Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.
Sul rilevante risultato conseguito, Filippo Lucci, Presidente del Consorzio Punto Europa, ha commentato: “Mi rallegro per il grandissimo successo ottenuto da questo progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione del cinema storico di Pescara. È un’ulteriore dimostrazione di come i fondi pubblici, se ben impiegati, possano dare un contributo determinante al rilancio culturale e sociale del nostro territorio. Il Cineteatro Massimo non è solo un luogo fisico e storico, ma un simbolo per la comunità, che con i prossimi lavori di riqualificazione si candida a diventare un esempio di sostenibilità culturale. L’intervento, gestito in connubio con la Fondazione Pescarabruzzo, conferma l’importanza della sinergia tra istituzioni per un futuro più sostenibile e innovativo”.