ROMA – “Il governo è nato con una regola di ingaggio, la lealtà, innanzitutto nel rispetto del programma di governo che si fondava, tra le altre priorità, nell’evitare l’aumento dell’IVA a carico delle famiglie e delle imprese”, interviene così il Deputato abruzzese di Italia Viva Camillo D’Alessandro, Capogruppo in commissione Lavoro della Camera. “Chi ha pensato che si potesse aumentare l’IVA anche solo per alcune categorie di attività, come alberghi e ristoranti, o categorie di beni dimenticava che l’IVA in Italia è già alta ed ogni ulteriore incremento avrebbe generato una drastica riduzione dei consumi”, prosegue D’Alessandro.

Per il deputato abruzzese, non si possono ritenere, ad esempio, i piccoli commercianti come potenziali evasori. “Anche perché ogni attività è sottoposta a studio di settore”, dice D’Alessandro, “Si tratta di agire nel senso contrario e se l’uso della moneta elettronica ci vede favorevoli, in ogni caso, non può determinare un costo in campo alle attività ed ai cittadini, prima si abbattono i costi per le transazioni”.

Il deputato spiega di aver incontrato in questi giorni in Abruzzo diversi operatori economici, che sarebbero stati tutti unanimi nel chiedere senza se e senza ma la sterilizzazione dell’aumento dell’IVA. “In Abruzzo, se non fosse accaduto, oggi avremmo gravi danni nell’economia regionale”, dice ancora D’Alessandro, “Italia Viva ha determinato questa svolta nella maggioranza, ma è solo la prima di una lunga serie di iniziative che porteremo nel Paese e nel Parlamento. Italia Viva nasce anche per questo, un partito contro la cultura delle tasse, per l’efficienza della spesa, per rendere possibile la voglia di intraprendere nel nostro Paese.”