Il pari col Gubbio va accettato, con lo stesso entusiasmo di Imola, nel senso che anche gli ospiti, come i romagnoli, avrebbero meritato di più, essendo apparsi una squadra che, in campo, sapeva cosa fare e come farlo.

Magari gli umbri tecnicamente vantano pochi calciatori importantissimi (Campagnacci, Marchi e Casiraghi su tutti), ma che nel complesso non abbiano mai dato l’impressione di meritare la sconfitta, giocandosi la partita più dei padroni di casa, è un fatto. Anche sullo 0-0.

Perché tutto questo?

Difficile dare risposte certe, ma che il Teramo sia stato bellino e sfortunato a Bolzano, un po’ meno e poco fortunato anche contro la Sambenedettese, e che ad Imola come contro il Gubbio i due pareggi siano stati frutto di due prestazioni in graduale calando, è inoppugnabile.

E allora qualche campanello di allarme, si accende, anche alla luce delle due trasferte che si profilano a Salò e a Rimini.

Se trattasi di allarme ingiustificato, lo si vedrà presto, e se così fosse, allora bisognerà valutare quanto Proietti e Spighi siano determinanti in questa squadra (e torna di moda il duro manto del Bonolis…) o quanto incida il continuo tourbillon di cambi di formazione da parte di Giovanni Zichella, anche in partita e anche ieri.

Inutile dire che i più avrebbero tenuto in formazione, dopo metà gara, più Di Renzo, al centro dell’attacco, che Piccioni; inutile dire che se bisogna fare ricorso sempre a una miriade di cambi, sempre, allora due mesi e oltre di preparazione, mista a qualche amichevole, hanno detto poco o niente, oppure che quelle 7-8 scelte obbligate che ogni formazione vanta dalla serie A in giù, per il mister sono relative.

Un esempio?

Bacio Terracino, che a Imola era in panchina ma che pur non essendo in gran forma, è in grado di tirare fuori l’asso dalla manica, com’è stato col Gubbio.

D’altronde se lo stesso Campitelli, a venti giorni dall’inizio del campionato, dichiara che così non si andrà avanti a lungo, qualche timore ce l’ha anche lui, che negli ultimi due anni, da quest’ angolazione, non s’è fatto mancare proprio nulla…