ROSETO – Che la politica sia l’arte del tutto possibile è un dato di fatto, ma leggere lo stesso giorno, su due quotidiani locali diversi, “La Città” ed “Il Centro” , le dichiarazioni rispettivamente del Capogruppo del PD in Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi Celestino Salvatore e quella del Presidente della Commissione Urbanistica Giuseppe Di Sante, anche lui Consigliere Comunale del PD, ha dell’incredibile – dichiara l’Ex Sindaco Enio Pavone, oggi capogruppo del movimento politico “Roseto al Centro”.

Infatti, mentre il primo afferma la compattezza e l’unità della maggioranza monocolore PD che governa Roseto, salvo fare un piccolo errore di matematica, poiché dichiara che il Sindaco Di Girolamo aveva la maggioranza per approvare il Consuntivo 2019, dimenticando, o facendo finta, che nel Consiglio Comunale di Roseto la maggioranza è di 9 Consiglieri ed il Rendiconto 2019 è stato votato solo da 8 Consiglieri pertanto, se la matematica non è un’opinione, lo stesso è stato approvato solo grazie al fatto che la minoranza non ha abbandonato l’aula facendo così mancare il numero legale, l’altro, Presidente della Commissione Urbanistica, lo smentisce in maniera clamorosa affermando, con l’onestà intellettuale che lo contraddistingue, che la città è ferma dove è stata lasciata dall’Amministrazione Pavone quattro anni fa, dichiarando che all’interno della maggioranza sono tutti filosofi, chiacchieroni, esperti ma nel frattempo tutto rimane bloccato. La realtà, sempre da dichiarazioni del Consigliere Di Sante riportate sulla stampa, è che non ottengono risposte per il pubblico e non danno risposte ai privati, in quattro anni si è cambiato, continua Di Sante, qualche stop per terra, qualche divieto di accesso e sensi unici.

Pertanto, la spaccatura e l’inconcludenza della maggioranza che governa (si fa per dire) la città di Roseto degli Abruzzi, non è un’invenzione dei gruppi di minoranza – dichiara l’Ex Sindaco Enio Pavone – ma certificata da due dei maggiori esponenti politici del Governo cittadino. Questo stato di fatto è evidente e deleterio per la città che avrebbe bisogno di un Sindaco e di un’Amministrazione capace, coesa, unita e che metta passione e competenza a disposizione dei Rosetani – conclude Pavone.