TERAMO – Ultima di campionato con i playoff in cassaforte, ma biancorossi vogliono migliorare la loro posizione.

L’avversario è la Viterbese che, siamo certi, non ci regalerà nulla e che verrà a giocarsi la partita per chiudere al meglio un torneo sofferto per molteplici vicissitudini: al suo timone è tornato Agenore Maurizi che proverà, da ex, a farci lo sgambetto dopo la non conferma dell’attuale proprietà che non gli riconobbe i meriti per aver salvato la squadra e per aver portato giocatori importanti in maglia biancorossa. Essendo lui un uomo della vecchia gestione, va detto che, la nuova, non era obbligata a tenerlo e gli intenti, all’epoca, erano “purtroppo” altri, conditi da voli pindarici in un clima di bonifica e di ripulisti generale; punto e a capo.

Vita nuova, quindi, con il presidente Franco Iachini confuso dal suo stesso entourage circa millantati successi a breve scadenza. Così non è stato ma anche le negatività aiutano a maturare e a fare esperienza; oggi ci ritroviamo una società più solida, cresciuta in tutte le sue figure. Il Presidente sembra essersi addolcito e nel  vederlo festeggiare con i suoi ragazzi la conquista dei play-off, fa capire che “emotivamente è preso”, avendo scoperto altre sfaccettature gradevoli del mondo del calcio che lasciano sperare in un futuro più coinvolgente e di vera “riappacificazione” con quella parte della città che non condivideva certi suoi modi o maniere.

Ma eccoci  alla Viterbese. Dopo un inizio con Maurizi allenatore e con tanti contrattempi, Covid in primis che coinvolse lo stesso mister e diversi suoi collaboratori costretti a dimettersi quando la squadra che aveva 7 punti in 9 gare, la società ingaggiò Roberto Taurino, con il quale inanellò 29 punti in 23 gare, frutto di 7 vittorie, 8 pareggi e 8 sconfitte, scalando la classifica fino a ridosso della zona play-off.

In società, però, qualcosa non andò come doveva, perché improvvisamente, dopo la sconfitta che ci poteva stare di Catania (1-0), Taurino fu esonerato (era il 6 aprile – ndr) per il ritorno di Maurizi. All’esordio-bis fu subito vittoria, e che vittoria: 5-2 alla Casertana, seguita dal pari di Francavilla Fontana ed alla sconfitta casalinga con il Catanzaro. Oggi la Viterbese è posizionata all’11° posto, con 40 punti (9 vittorie, 13 pareggi e 13 sconfitte), 36 reti all’attivo e 40 al passivo: anche con l’attuale mister è schierata con lo stesso modulo, il 4-3-3.

Davanti al portiere Daga (1) la difesa, da destra, è composta da Baschirotto (6), difensore solido fisicamente e che spinge; al centro, in assenza di Markic, gioca Camilleri (29), anche un ex seppur per poco tempo, con Mbende (3), un gigante forte nel gioco aereo e pericolosissimo sugli angoli (ha segnato 4 reti). Sulla fascia sinistra agisce Urso (19), in realtà un centrocampista veloce, impiegato in quella zona perchè sa spingere, rilanciare lungo verso sinistra a Simonelli o Murillo. Centrocampo: in regia c’è Bensaja (4), uomo-squadra che costruisce, spinge, si inserisce e rifinisce: è in possesso di un gran tiro da fuori. Al suo posto potrebbe giocare anche Salandria (18), che però è più mezzala destra e di inserimento che va spesso al cross. Alla destra del play opera Besea (31), elemento di contenimento, oppure Adopo (25), di nazionalità francese, un classe 2000 anche lui buon gregario, oppure lo stesso Salandria. A sinistra si destreggia il “vecchio esperto” Palermo (10), calciatore bravo tecnicamente e dalla grossa personalità: lui pressa e sa inserisi. In attacco, a sinistra, c’è il brasiliano, molto pericoloso, Murilo (11), anche lui molto esperto e con tanta serie B nel Livorno. E’ un destro, rientra e spesso scambia stretto per poi andare al tiro. Il centravanti è Tounkara (9), veloce, in possesso di un dribbling ubriacante, con 7 reti realizzate (poche per le sue qualità – ndr) ma pericolosissimo nello stretto e negli spazi: in campo è un autentico “rompiscatole”. A destra si muove Simonelli (7), atleta veloce, spesso impiegato a sinistra anche se è un destro. Altri elementi: i difensori Falbo (16) terzino sx, Porri (33) terzino dx, Bianchi (2) difensore centrale, Menghi (27) e Bezziccheri (8), centrocampisti; Tassi (32) e Rossi (20), attaccanti.

Gli uomini gol sono Tounkara (7 reti), Murillo e Rossi (5 ciascuno), Baschirotto e Mbende (4 ciascuno) mentre i più quotati e pericolosi sono gli stessi Tounkara e Rossi con Bensaja e Murillo. Attenti a Mbende sugli angoli. Loro pressano molto alti.

Forza diavoli, ancora un piccolo sforzo per chiudere in bellezza e poi, con convinzione, avanti con i play-off per coltivare un sogno: i playoff restano una lotteria, magari peschiamo il premio vincente… – Diego Di Feliciantonio