TERAMO- Nella mattinata odierna, a seguito di segnalazione da parte di un cittadino, una pattuglia della Stazione CC Forestale di Campli, si è recata in loc. Piana di Campovalano -Casa Grifoni- della frazione di Campli (TE), per verificare la presenza di una carcassa di un canide coricata su un terreno agricolo poco distante dalle case ed effettuare gli opportuni accertamenti di competenza.

Dopo una breve perlustrazione dell’area i militari hanno rinvenuto la carcassa dell’animale, un bell’esemplare di Lupo appenninico maschio, adulto, in ottimo stato di conservazione ma con segni riferibili ad una presunta morte per avvelenamento (opistotono, estensione e rigidità degli arti, occhi spalancati) avvenuta, presumibilmente, poche ore prima il rinvenimento dell’animale, appartenente alle specie particolarmente protette di cui all’art. 2 co. 2 della legge 157/92.

I militari hanno proceduto a geo-referenziare il sito di rinvenimento della carcassa di Lupo e ad attivare le procedure operative previste per l’evento specifico. Non avendo contezza sulle cause di morte, dopo aver assicurato la scena del crimine, i militari hanno effettuato il sequestro probatorio della carcassa, il suo prelievo ed il successivo trasferimento della stessa presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo per gli accertamenti anatomo-patologici di rito. Il prelievo ed il trasporto è avvenuto nel rispetto della normativa vigente in materia. Ulteriori indagini coordinate Ten. Col. Cassandra VANTINI, Comandante del NIPAAF di Teramo, saranno effettuate nei prossimi giorni in attesa del referto necroscopico dell’IZS.

Nell’ultimo periodo i Carabinieri Forestali di Teramo hanno effettuato diversi interventi di questo tipo per contrastare il fenomeno, purtroppo in fase di recrudescenza, dell’utilizzo di esche e bocconi avvelenati, anche mediante l’intervento tempestivo del Nucleo Cinofilo Antiveleno. Per questo motivo s stimolano i cittadini a svolgere sempre più il ruolo di sentinella del proprio territorio anche mediante la segnalazione al numero di pronto intervento ambientale 1515 di qualsiasi situazione che possa sembrare. I Carabinieri Forestali infine sono sempre a disposizione delle Autorità Locali per il supporto nelle operazioni di bonifica dei siti interessati da tale fenomeno, secondo quanto previsto dall’Ordinanza del Ministero della Salute del  12 luglio 2019 “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”.

Per informazioni Ten. Col. Cassandra VANTINI