Vivaio regionale “Mammarella”: Imprudente, dopo 12 anni nuova vita con laboratori e serre

Firmato un protocollo tra Regione Abruzzo e Università dell’Aquila

2025-09-22T13:18:00+00:00 - La Redazione

Vivaio regionale “Mammarella”: Imprudente, dopo 12 anni nuova vita con laboratori e serre

L'AQUILA - Da oggi il vivaio forestale regionale “Mammarella” dell’Aquila ospita i 20 partecipanti al corso di formazione nazionale per tecnici e operatori del comparto vivaistico forestale, selezionati a livello nazionale e provenienti da 12 regioni. Contestualmente è avvenuta la firma del protocollo d’intesa tra il vice Presidente Emanuele Imprudente per la Regione Abruzzo e la direttrice del dipartimento MESVA, la prof.ssa Anna Maria Cimini per l'Università dell’Aquila per l’affidamento dei laboratori e di alcune serre del vivaio regionale all’Ateneo. Presenti anche i docenti coinvolti nella convenzione che lavoreranno sul progetto: Marika Pellegrini, Loretta Pace, Marco Leonardi e Mirco Iotti.
Oltre alla concessione dei laboratori del vivaio, che erano fermi dal 2014, e di due serre, la Regione Abruzzo finanzierà le ricerche con 200.000 euro di fondi per la strategia forestale nazionale, che prevede un'azione specifica sul vivaismo forestale.
“Con questo protocollo – ha dichiarato il Vice Presidente Imprudente – restituiamo vita e funzione a un’infrastruttura fondamentale come il vivaio Mammarella. I laboratori vengono trasformati, dopo quasi dodici anni, in un polo di ricerca e formazione di eccellenza. Mettere insieme Regione, Università e mondo della ricerca significa costruire un modello innovativo che unisce produzione vivaistica, tutela ambientale e sviluppo di nuove competenze, nell’ottica di un futuro più verde e sostenibile”.
La direttrice del Mesva Anna Maria Cimini ha sottolineato come si tratti di un’occasione straordinaria per coniugare ricerca scientifica, didattica e trasferimento tecnologico al servizio del territorio e consente di sviluppare progetti avanzati sul vivaismo forestale e sul verde urbano.
Un esempio concreto di come università e istituzioni possano collaborare per generare innovazione e valore condiviso.
Il corso, organizzato dalla Fondazione AlberItalia per conto di CNR-ISAFOM (Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche), prevede un modulo di teoria di 84 ore, già svolto da remoto nei mesi scorsi e il modulo di pratica della durata di 36 ore in presenza nei vivai di Campolongu, Sardegna, e Mammarella, in Abruzzo.
I corsi mirano a dotare i partecipanti delle conoscenze e delle competenze necessarie a produrre e curare piante di qualità, resilienti e adatte al ripristino degli ecosistemi, contribuendo in modo significativo alla tutela della biodiversità e alla lotta contro il cambiamento climatico, garantendo così un futuro più verde e sostenibile.
L'accordo riguarda i temi del vivaismo forestale, della forestazione urbana e del verde urbano, sui quali verranno realizzati tre progetti: il lavoro sulle micorrize forestali sia con tartufi sia con altri funghi utili per favorire l'attecchimento nei rimboschimenti e nell'ingegneria naturalistica; un progetto che riguarda la coltivazione dello zafferano e un altro che riguarda l'uso nel verde urbano di piante non allergeniche.