Teramo Calcio alle prese con le prime impressioni di una piazza molto esigente
2025-08-11T09:50:20+00:00 - Walter Cori

TERAMO - Seguo il calcio da sempre e mai ho ricordato un'estate calcistica nella quale non si discuta, con pareri anche contrastanti, sull'operato di una società e dei suoi collaboratori, sia se chiamati a dover centrare la salvezza, sia se si punti a vincere.
E' naturale che in entrambi i casi i tifosi dicano la loro: le opinioni, in estate, sono tutte rispettabili. Il rischio che si corre è di poter sbagliare grossolanamente, ma è il bello del calcio che diventa sempre più oggetto di discussione nelle giornate d'estate.
In casa Teramo, dichiarato o non, l'obiettivo è puntare al salto di categoria. Tutti siamo nella consapevolezza di affermare che riuscire a farlo, poi, sarà altra cosa, suscettibile di tanti fattori concomitanti e spesso anche imponderabili.
Una cosa appare però certa: Marco Pomante, al quarto anno sulla panchina biancorossa, ha un metodologia di gioco che non cambierà e che si sviluppa moltissimo sulle fasce, agendo a due in mediana (quindi non a tre) con esterni più offensivi che a tutto campo. Il centravanti, inevitabilmente, è chiamato a far parte della manovra, anche recuperando qualche pallone e spesso trovandosi circondato da più avversari. Piace questa cosa? Non piace? Da qui le discussioni... che non sono di oggi, ma datate.
In un "Bar dello Sport" ipotetico, ambiente che rispetto, affermerei con forza che gli allenatori hanno un loro credo che non metterà mai tutti d'accordo mentre è certo che il calcio del mister piaccia alla società (non soltanto): non a caso resterà per altri due anni.
Poi è ovvio che alla fine parlerà il risultato.