Per Gigi, il diritto al lavoro, gli spazi sociali e la Palestina: il corteo della Cgil a Giulianova
2025-09-06T09:44:51+00:00 - La Redazione

TERAMO - Come tante volte abbiamo incontrato Gigi, Gianluigi Di Bonaventura, davanti ai cancelli delle fabbriche in lotta, domani saremo in piazza anche per lui. Gigi, apicoltore, oggi è agli arresti domiciliari e gli viene negato perfino il diritto di lavorare. Un accanimento che non colpisce solo la sua vita personale, ma mette in discussione il diritto al lavoro di tutte e tutti. Gigi è sempre stato al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del territorio, dalle vertenze ATR, Betafence, Johnson, Purem, testimone di una solidarietà che non si è mai fermata di fronte alle difficoltà. La sua storia ci dice che la solidarietà non è un reato, ma un valore da difendere.
Il 7 settembre a Giulianova sarà anche l’occasione per ricordare lo sgombero del Campetto Occupato, avvenuto un anno fa. Così come poche settimane fa è accaduto al Leoncavallo di Milano, assistiamo alla cancellazione di spazi liberi, sociali e solidali che invece andrebbero sostenuti. Sono luoghi che danno voce a chi non ce l’ha e che costruiscono comunità dal basso, e per questo non devono essere repressi.
Un corteo che parlerà anche di Palestina, contro il genocidio in corso, così come quello di oggi pomeriggio a Teramo, con il flash mob promosso dalla Cgil a sostegno della Global Sumud Flotilla, e così come accade nelle tante e diverse manifestazioni che si stanno moltiplicando in Italia, e nel mondo, sempre cercando di dare concreta solidarietà.
Perché la difesa dei diritti e della dignità non ha confini: unisce le lotte locali e quelle internazionali, i lavoratori e i popoli che resistono.
Per Gigi, per il diritto al lavoro, per gli spazi sociali, per la Palestina: la solidarietà non si sgombera. Né qui, né altrove. - FIOM CGIL Teramo -