Libertà è Democrazia, Affatato: non siamo una nuova DC ma un progetto moderno ispirato alla Dottrina sociale della Chiesa
Il nuovo movimento politico potrebbe esordire alle prossime elezioni a Roseto
2025-09-19T09:58:00+00:00 - La Redazione

ROSETO DEGLI ABRUZZI — Un ritorno alla politica ispirata ai valori della Dottrina sociale della Chiesa. È questa la proposta lanciata da Giancarlo Affatato durante l’incontro pubblico tenutosi a Roseto, alla presenza di un pubblico interessato e alcuni esponenti politici locali, dove ha tracciato le linee fondative del suo nuovo partito: “Libertà è Democrazia”. Un movimento che vuole parlare a chi da tempo ha smesso di votare, puntando su temi fondamentali come sanità, istruzione, welfare, sostegno alle famiglie e ai più fragili. “Non siamo una nuova DC, ma un progetto moderno, radicato nei valori della tradizione cristiana. Vogliamo costruire un’alternativa concreta per chi oggi non si sente rappresentato”, ha dichiarato Affatato.
Il nuovo soggetto politico si pone l’obiettivo di ricostruire il legame tra cittadini e istituzioni, partendo da cinque pilastri fondamentali: vita, sociale, sicurezza, istruzione e salute, con un forte richiamo alla Dottrina sociale della Chiesa come bussola morale e politica. “È la prima volta che in Italia nasce un partito con queste caratteristiche dai tempi di Berlusconi nel 1994. Ma, a differenza di allora, partiamo da zero, senza media, giornali o fondi. Abbiamo dalla nostra parte idee fresche e una rete in costruzione su tutto il territorio nazionale”, ha spiegato Affatato.
Il focus principale è su quella fascia di elettorato cattolico che, secondo il fondatore, rappresenta un 10-20% dell’attuale astensionismo. “Non vogliamo sottrarre voti ad altri partiti, ma parlare a chi ha smesso di credere nella politica. Parliamo soprattutto a quell’Italia silenziosa, che frequenta la Chiesa, ma non si riconosce più nei partiti tradizionali”, afferma Affatato.
Il legame con la dimensione religiosa è esplicito e rivendicato. “Vogliamo tornare a un’educazione civica che parta dai valori cristiani: frequentare gli oratori, accompagnare le persone al matrimonio, sostenere la natalità. Se non si cambia rotta, tra trent’anni l’Italia si ritroverà con la popolazione dimezzata”, ha avvertito.
Sebbene “Libertà è Democrazia” sembri collocarsi nell’area del centrodestra moderato, Affatato precisa: “Oggi il bipolarismo non esiste più. Bisogna tornare a parlare di problemi concreti. Il nostro interlocutore è la gente comune, quella che fatica a pagare le bollette o a prendersi cura dei propri cari”. Sul piano internazionale, il leader del nuovo movimento rivendica un ruolo più incisivo per l’Italia: “Ai tempi di Craxi e Andreotti, l’Italia sedeva ai tavoli globali. Oggi, nonostante siamo la settima potenza mondiale, ci tengono fuori. Serve una politica estera più assertiva, meno subalterna a Francia e Germania”.
Il movimento è attualmente in fase di strutturazione, con adesioni crescenti da parte di esponenti civici e amministratori locali. “Stiamo lavorando su tutto il territorio nazionale, raccogliendo le energie di chi crede in questo progetto. Il nostro non è solo un partito, ma un’idea di Paese”, dice ancora Affatato.
A Roseto si tornerà alle urne tra non molto: si può prevedere la presenza di ‘Libertà è Democrazia’? "Non è escluso. Anzi, ci farebbe molto piacere se questa città si trasformasse in un laboratorio politico sulla base delle idee condivise", conclude Affatato.