La Notte dei Serpenti dà identità e orgoglio all’Abruzzo
Lo afferma il Sottosegretario alla Presidenza Daniele D’Amario
2025-09-17T14:56:00+00:00 - Walter Cori

L'AQUILA - «La Notte dei Serpenti è un investimento sulla cultura e sulle tradizioni popolari, capace di parlare ai giovani e di portare l’Abruzzo sulle reti nazionali e sui principali canali di comunicazione con ricaduta d’immagine e visibilità importanti". Con queste parole il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, risponde alle osservazioni sollevate in questi giorni attorno all’evento che in tre edizioni è già diventato sicuramente un appuntamento riconoscibile e partecipato del panorama culturale abruzzese.
«I benefici per il territorio sono evidenti – aggiunge D’Amario – migliaia di presenze, ricadute economiche per Pescara e per tutta la filiera degli eventi, e un patrimonio musicale e linguistico che finalmente trova la dignità che merita. Senza iniziative di questo livello il dialetto e le nostre tradizioni rischiano di restare chiusi nelle stanze degli studiosi, senza alcuna capacità di attrarre, emozionare e coinvolgere. La notte dei Serpenti a mio giudizio è un progetto che ha saputo dare identità, visibilità e orgoglio alla nostra terra. Abbiamo scelto di dare all’Abruzzo una vetrina nazionale e internazionale, valorizzando la nostra identità senza complessi. Ritengo sia doveroso continuare farlo, al di là delle polemiche politiche. Le osservazioni alla Notte dei Serpenti – ha concluso D’Amario - mi sembrano anche ingenerose nei confronti del lavoro svolto da tanti artisti e operatori culturali abruzzesi che hanno dato vita a un evento che, in soli tre anni, è già diventato un appuntamento riconoscibile nel panorama nazionale. Le tradizioni non vanno solo custodite ma bisogna anche saperle raccontare, renderle vive, accessibili e attrattive. L’Abruzzo ha iniziato un percorso che attraverso la musica, il teatro, il dialetto, sta costruendo una narrazione capace di parlare di sé stesso all’Italia e al mondo intero".