“Il Lavoro” e “Critica Sociale”, presentate a Teramo le due testate storiche del socialismo

2025-08-29T08:18:13+00:00 - La Redazione

“Il Lavoro” e “Critica Sociale”, presentate a Teramo le due testate storiche del socialismo

TERAMO - Si è svolto, nel pomeriggio di ieri 28 agosto nella Sala della Biblioteca Melchiorre Delfico, l’incontro promosso dal segretario nazionale del Partito Socialisti per il Lavoro Nino Pace e dedicato a due storiche testate della stampa socialista, “Il Lavoro” e “Critica Sociale”, attualmente sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

I saluti istituzionali sono stati portati dalla Consigliera di Parità delle Province di Teramo e Chieti Monica Brandiferri, che ha sottolineato come il lavoro rappresenti dignità, libertà e fondamento di pari opportunità, richiamando l’attualità delle battaglie per la giustizia sociale e per l’emancipazione femminile. La Consigliera ha ricordato anche la figura di Anna Kuliscioff, pioniera del socialismo italiano e compagna di Filippo Turati, il cui pensiero e impegno restano di straordinaria attualità.

Ha preso poi la parola Nino Pace, Segretario del Partito Socialisti per il Lavoro, che ha ripercorso le origini del movimento socialista, sottolineando il valore di queste due testate come strumenti di diffusione delle idee e come voce delle lotte operaie e popolari. Pace ha ricordato come, ancora oggi, le conquiste sociali non possano dirsi definitive e richiedano costante impegno e vigilanza.

A seguire, Manola Amati, componente della Conference Cultura della Provincia di Teramo, ha offerto una riflessione sul legame tra cultura e giustizia sociale, evidenziando come la dimensione culturale sia parte integrante della lotta per i diritti, per l’inclusione e come strumento educativo per le nuove generazioni.

È intervenuto quindi Massimiliano Amato, Direttore de "Il Lavoro" e "Critica Sociale", che ha posto l’accento sull’attualità della stampa come presidio di democrazia, sottolineando il bisogno di una comunicazione libera e critica, capace di andare oltre le logiche del mercato e di offrire spazio al confronto delle idee. Amato ha richiamato l’esperienza dei due giornali come esempio di coerenza e di resistenza culturale, in grado di dialogare con il presente pur mantenendo salde le proprie radici.

A concludere i lavori è stato l’Editore Giuseppe Sarno, che ha ribadito l’importanza delle due testate come custodi della tradizione socialista e patrimonio vivo di democrazia, pluralismo e impegno sociale. Nelle sue conclusioni Sarno ha richiamato l’intera storia del socialismo italiano, sottolineando la necessità di custodire questa memoria come bussola per affrontare le sfide del futuro.

Il dibattito è stato arricchito anche dagli interventi di esponenti del mondo della cultura e del lavoro, che hanno portato testimonianze e riflessioni, confermando l’attualità del messaggio di giustizia, libertà e solidarietà.