Federconsumatori denuncia: Servizio ferroviario diseguale, Abruzzo penalizzato

2025-08-09T08:16:24+00:00 - La Redazione

Federconsumatori denuncia: Servizio ferroviario diseguale, Abruzzo penalizzato

PESCARA - Da circa 20 anni è stata costruita la linea ferroviaria ad Alta Velocità sulla relazione Roma-Milano. Poi è stata costruita anche da Roma a Salerno e Torino-Venezia. Da uno studio di circa 10 anni fa , Confindustria ha verificato che il PIL intorno alla linea ad Alta Velocità è cresciuto il 10% in più del resto d'Italia. É stata perciò una buona cosa costruire l'Alta Velocità (non solo per il PIL ,naturalmente). Ed è stato giusto costruirla inizialmente sulla Roma-Milano, poi sulla Roma-Salerno e Torino-Venezia, dove c'era maggiore antropizzazione. Adesso la linea ferroviaria ad Alta Velocità sarà costruita anche sulla Salerno-Reggio Calabria, anche per valorizzare al meglio la costruenda infrastruttura del Ponte tra la stessa Reggio Calabria e Messina. Tutto bene. C'è un particolare però che grida vendetta nell'offerta del servizio ferroviario nazionale.

Il DPCM del 30 dicembre 1998 prevede che debba essere offerto “pari trattamento, a parità di condizioni del servizio prestato, sia fra le diverse aree geografiche di utenza, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti (punto 2.1.1). Ebbene, invece di offrire “pari trattamento tra le diverse Aree di utenza” come prevede la legge, Trenitalia fa una operazione demagogica: chiama Freccia Rossa sia la Freccia che circola sulla linea ad Alta Velocità che ha una velocità media di oltre 200 Km/h, sia quella che circola sulla linea tradizionale, come la linea adriatica, dove la velocità media è di circa 107 km/h. Chiama allo stesso modo la Ferrari e la Panda. Ma non basta: fa pagare la Panda come la Ferrari, e talvolta la Panda costa anche più della Ferrari. I cittadini, infatti, pagano il biglietto per viaggiare sulle lente Frecce Rosse in circolazione sulla linea adriatica, più di quello che pagano i cittadini che utilizzano le Frecce Rosse in circolazione sulla linea ad Alta Velocità Roma-Milano. Trenitalia perciò drena risorse lungo la Direttrice Adriatica (Abruzzo compreso); risorse che poi saranno utilizzate per valorizzare altre realtà territoriali del nostro Paese, e per competere con altre imprese di trasporto dove non ha il monopolio (come la Napoli-Roma-Milano); monopolio che invece ha lungo la Direttrice Adriatica.

Eppure la Politica Abruzzese sembra totalmente estranea al problema. Nessuno che sappia raccogliere la denuncia che Federconsumatori propone da anni. Nessuno che abbia mostrato sensibilità a tutelare un diritto della nostra comunità sul quale è stato già legiferato. Nessuno che sappia farsi carico di un problema che riguarda circa un milione e mezzo di biglietti annualmente emessi per la varie Frecce Rosse adriatiche, dalla sola stazione di Pescara. Ma se la politica si gira dall'altra parte di fronte a questi problemi, perché poi lamentarsi se i cittadini non vanno più a votare?

Federconsumatori Abruzzo