Carcere di Pescara, ancora un'aggressione a un'agente. USPP: era solo in un reparto con 97 detenuti

2025-09-04T09:01:03+00:00 - La Redazione

Carcere di Pescara, ancora un'aggressione a un'agente. USPP: era solo in un reparto con 97 detenuti

PESCARA - Ormai assistiamo quotidianamente ad eventi critici all’interno delle carceri abruzzesi. Nel tardo pomeriggio di ieri è toccato nuovamente al San Donato, l'istituto penitenziario di Pescara, dove un detenuto straniero durante la normale procedura di chiusura delle stanze di pernottamento, mentre si accingeva a rientrare nella propria stanza, senza alcun motivo, sferrava un violentissimo pugno all’unico agente in servizio nel reparto, dove sono ristretti ben 97 detenuti. A renderlo noto è il Segretario Regionale dell'U.S.P.P. Sabino Petrongolo.

"Nel rappresentare la forte carenza di personale che questo istituto sta attraversando - afferma il sindacalista - si evidenzia che in quel posto di servizio è prevista la vigilanza di due unità, che ormai da anni non è più possibile assicurare. Questo detenuto che ha problemi psichiatrici non è nuovo a questi gesti, come risulta dalla sua detenzione in altri istituti. La situazione nel carcere di Pescara riflette un problema più ampio che riguarda molte strutture penitenziarie italiane: la gestione dei detenuti con problemi psichiatrici. questo è un fenomeno purtroppo diffuso: questi detenuti con patologie psichiatriche allocati in reparti ordinari non ricevono un adeguato supporto sanitario, aggravando il loro stato di salute mentale. Bisogna intervenire subito normativamente per risolvere questo problema, individuare spazi idonei per la gestione di questi soggetti, con personale sanitario specializzato".

"Questa organizzazione sindacale a nome del Segretario Regionale Sabino Petrongolo, esprime un augurio di pronta guarigione al collega, ma continua nel denunciare le gravi criticità che insistono all’interno del penitenziario pescarese dovuto al gravissimo sovraffollamento e alla cronica carenza di personale", conclude Petrongolo.