Botti di Ferragosto, AVS di Roseto chiede il divieto: tutela del mare e della salute pubblica
2025-08-13T09:27:19+00:00 - La Redazione

ROSETO DEGLI ABRUZZI - L'Associazione AVS Verdi Europa/Sinistra Italiana di Roseto degli Abruzzi ha formalmente richiesto alle autorità competenti il divieto dello spettacolo pirotecnico programmato per la sera del 15 agosto 2025 dal pontile a mare della città, presentando un'istanza circostanziata al Prefetto di Teramo, alle Capitanerie di Porto di Pescara e Giulianova e al Sindaco del Comune. La richiesta trova fondamento nella normativa ambientale vigente e nei principi consolidati dalla giurisprudenza amministrativa. Come stabilito dall'articolo 268 del Codice dell'ambiente, l'inquinamento atmosferico è definito come "ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente". L'articolo 301 del Codice dell'ambiente sancisce inoltre l'applicazione del principio di precauzione, stabilendo che "in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l'ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione".
Lo spettacolo pirotecnico dal pontile marino comporterebbe il rilascio diretto nelle acque del mare Adriatico di sostanze altamente tossiche e potenzialmente cancerogene, tra cui metalli pesanti come bario, cromo, vanadio e arsenico, che persistono nell'ambiente marino causando bioaccumulo nella catena alimentare. Le emissioni atmosferiche includerebbero anidride solforosa, monossido di carbonio e polveri sottili PM10 e PM2.5, con effetti documentati dalla letteratura scientifica su patologie respiratorie, cardiovascolari e oncologiche. I residui solidi, costituiti da frammenti di plastica e cartoni combusti, ricadrebbero direttamente in mare costituendo una minaccia per la fauna marina protetta.
L'area interessata riveste particolare importanza per la conservazione della biodiversità marina, essendo frequentata da delfini e tartarughe Caretta Caretta, che recentemente hanno anche nidificato nella zona. L'articolo 195 del Codice dell'ambiente attribuisce specifiche competenze statali per la tutela ambientale, includendo "l'autorizzazione allo smaltimento di rifiuti nelle acque marine" che deve avvenire "in conformità alle disposizioni stabilite dalle norme comunitarie e dalle convenzioni internazionali vigenti in materia". Le Capitanerie di Porto, in qualità di autorità competenti per la tutela dell'ambiente marino costiero ai sensi dell'articolo 135 del Codice dell'ambiente, sono chiamate a "provvedere alla sorveglianza e all'accertamento delle violazioni quando dalle stesse possano derivare danni o situazioni di pericolo per l'ambiente marino e costiero".
La richiesta si basa anche sul precedente del Prefetto di Pescara, che ha espresso parere negativo per analoghi eventi, evidenziando come il rischio incendio in periodi siccitosi sconsigli fortemente tali manifestazioni. Come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa, gli spettacoli pirotecnici devono essere sottoposti a rigorosa valutazione dei rischi ambientali, e come stabilito dal TAR Lombardia-Brescia nella sentenza n. 355/2020, "il Comune, nel rilasciare le autorizzazioni, deve operare un ragionevole bilanciamento tra l'interesse all'iniziativa economica privata e la tutela dell'incolumità e quiete pubblica". L'applicazione del principio di precauzione, sancito dall'articolo 191 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea e dall'articolo 37 della Carta dei Diritti Fondamentali, impone l'adozione di misure preventive quando sussistano ragionevoli dubbi sui rischi per l'ambiente e la salute umana, anche in assenza di certezze scientifiche assolute.
"La nostra richiesta non è un'opposizione ideologica agli spettacoli pirotecnici - dichiarano Mario Mazzoni e Donatella Di Cesare, rappresentanti dell'Associazione - ma una scelta di responsabilità verso l'ambiente marino che caratterizza la nostra città e verso la salute dei cittadini. In un periodo di particolare siccità e con la presenza documentata di specie marine protette che hanno scelto le nostre acque per nidificare, riteniamo che il principio di precauzione debba prevalere".
L'Associazione ha richiesto alle autorità competenti l'adozione di un provvedimento di divieto in applicazione dei principi di tutela ambientale e sanitaria sanciti dall'ordinamento nazionale ed europeo, evidenziando la necessità di:
- Prevenire l'inquinamento delle acque marine con sostanze tossiche
- Tutelare le specie marine protette presenti nell'area
- Evitare rischi per la salute pubblica derivanti dalle emissioni atmosferiche
- Scongiurare il rischio incendi in periodo di particolare siccità
L'Associazione si dichiara disponibile per ogni ulteriore chiarimento e documentazione tecnica che le autorità ritenessero necessaria per la valutazione dell'istanza, ribadendo l'importanza di un approccio precauzionale nella tutela del patrimonio ambientale marino della costa abruzzese. "La richiesta rappresenta un esempio concreto di come la cittadinanza attiva possa contribuire alla tutela dell'ambiente attraverso gli strumenti giuridici previsti dall'ordinamento, nel rispetto dei principi costituzionali ed europei di protezione ambientale", concludono i rappresentanti di AVS.