Bonolis: anche lo stadio ha la sua verità, che è sempre una soltanto

TERAMO - Non si può pretendere che tutti comprendano l'importanza di potersi allenare e di poter disputare gare amichevoli e di campionato nell'impianto sportivo della propria città da parte di una squadra di calcio. Infatti c'è chi non si pone proprio il problema, anzi... crea confusione affermando cose non rispondenti a verità.

Il costo per l'amministrazione, ad oggi, è sempre lo stesso, vale a dire circa 4,3 mln. esente Iva, secondo quanto riportato dai Revisori e dagli esperti incaricati. Quando si pronuncerà in maniera diversa l'Agenzia delle Entrate, ma soltanto allora e se così sarà, si dovrà parlare di un costo lordo superiore ai cinque milioni (mai di sei o di sette come si sente dire da qualche parte).

Detto ciò va anche ricordato che, prima dell'operazione Bonolis, era aperto un arbitrato tra il gestore e l'amministrazione comunale che avrebbe potuto far lievitare il costo non di poco, ma di qualche altro milione (con o senza Iva), senza tener conto che la convenzione era stata già prorogata al 2038 e che sarebbe potuta arrivare al 2040-2041, causa Covid. Traduzione? Il Bonolis sarebbe restato in mano all'ex gestore per ulteriori 15-16 anni!

Diventa non secondaria, poi, la valutazione di un altro aspetto: durante la fase dell'arbitrato il Bonolis sarebbe stato usufruibile o chiuso? E se fosse stato usufruibile per le sole gare di campionato del Teramo Calcio e, forse, anche per una rifinitura settimanale, a quale costo per il club?

C'è gente che allo stadio non viene, ma che ci scrive: "Al Bonolis sono andato due sole volte, non sono un tifoso di calcio ma a me fa piacere che il Teramo giochi in quella che è la sua casa".

Ci permettiamo di aggiungere, poi, una nostra considerazione: mai e poi mai abbiamo provato le sensazioni dell'oggi varcando la recinzione di quell'impianto bellissimo, che fu realizzato a zero euro per l'amministrazione comunale dalla Foruminvest Italia, tanto per essere puntuali.