A14, cantieri infiniti, D'Alfonso: si rischia il collasso del sistema economico e viario

L’On. Luciano D’Alfonso sulla condizione di percorrenza dell’A14

2025-09-22T13:21:00+00:00 - La Redazione

A14, cantieri infiniti, D'Alfonso: si rischia il collasso del sistema economico e viario

PESCARA - Il ruolo fondamentale di una autostrada è quello di fungere da infrastruttura pubblica di comunicazione per la circolazione di pedoni, veicoli e animali, permettendo il transito sicuro ed efficiente tra diversi luoghi. Le strade connettono città e campagne, facilitano il commercio e il trasporto di merci, e offrono uno spazio vitale per l'interazione sociale, con diverse tipologie di strade (urbane, extraurbane, autostrade) progettate per scopi e flussi di traffico specifici. Se l’Autostrada A14 non riesce più svolgere tale funzione specifica e puntuale vuol dire che il sistema ha semplicemente fallito e che le Istituzioni nella migliore delle ipotesi sono assenti, nella peggiore sono complici. Negli ultimi giorni sono stato opportunamente subissato dagli appelli di automobilisti che non viaggiano per piacere, ma per studio, per lavoro, per salute, per esigenze di vita quotidiana, e che finita l’estate, i mesi della festa, dello svago, dell’amministrazione distratta del territorio, hanno visto riaprire i cantieri e sono ripiombati nell’odissea dei viaggi infiniti: da Pineto a Città Sant’Angelo, 19 chilometri di distanza, occorrono oggi 1 ora e 40 minuti di percorrenza, quando anche secondo l’amico Google sarebbero sufficienti 26 minuti.

Per percorrere Pescara-San Benedetto del Tronto, e ritorno San Benedetto del Tronto-Pescara, distanza 92 chilometri, un cittadino ha impiegato 4 ore e 45 minuti andata e ritorno, sarebbero stati sufficienti 100 minuti, ossia 1 ora e 40 minuti in tutto. Il cittadino avrebbe potuto scegliere di viaggiare in treno, avrebbe impiegato 26 minuti per l’andata, 26 minuti per il ritorno. Ma la vita ci insegna che, seppur consigliabile, non sempre è possibile scegliere il mezzo pubblico. Non si può fare se si hanno appuntamenti invariabili in un ospedale per visite salvavita, non si può fare se sei un autotrasportatore e necessariamente devi avvalerti della potenza di un’autostrada. Non si può fare se sei un professionista pendolare e per raggiungere il posto di lavoro hai bisogno di portare la tua auto per spostarti sul territorio, perché non tutti gli uffici insistono davanti a una stazione ferroviaria

Verrebbe da dire, scomodando il nostro lungimirante amico Flaiano, che ‘il traffico ha reso impossibile l’adulterio nelle ore di punta’. Ma se questo impedimento può far contenta la signora Maria che dorme sonni tranquilli, non può non entrare di diritto tra le prioritarie angosce di chi ha il dovere di governare il territorio della Regione Abruzzo

Bene ha fatto il sindaco Borrelli a riunire gli Stati Generali dell’Automotive nella Val di Sangro, impegnando forze politiche e governative nel proporre progettualità e chiedere disponibilità per sostenere il rilancio e la vita di quel settore automobilistico che imprenditori di sostanza stanno cercando di reggere, assicurando migliaia di posti di lavoro.

Ma oggi, calato il sipario su quella strategica maratona, proprio il sindaco Borrelli non va messo nella contraddizione di una impossibile percorribilità autostradale, nell’incapacità della Regione di garantire il trasporto di beni e materie prime dal punto A al punto B del Paese, supportando le attività commerciali e industriali e il turismo.

Urgono due dispositivi da adottare nell’immediato: la sospensione dei pedaggi e l’incremento dei lavori nelle ore notturne. Chi deve raddoppiare il proprio tempo di guida in maniera cronicizzata, rinunciando al tempo di vita personale, ha il diritto a un risarcimento che si traduce nel non dover pagare il pedaggio. Lavorare di notte, eventualmente anche chiudendo tratti di autostrada come del resto già accade, prevedendo sul cantiere i necessari strumenti di sicurezza e il raddoppio delle presenze operaie, consente di ridurre i tempi di cantiere e di restituire l’autostrada all’uso collettivo in modo più rapido

Non esagero quando dico che la lentezza letargica della nostra rete autostradale rischia di generare il collasso del sistema economico e viario, che dipende in maniera inscindibile dalla velocità nel rispetto delle regole, dalla sicurezza della percorrenza, dalla certezza delle tempistiche nel rispetto delle garanzie di consegna delle merci e degli appuntamenti di vita e di lavoro

Non basta dire: ci sono i lavori, sono necessari, rimbalzando ipotetiche soluzioni alla Provvidenza. La problematica va affrontata con urgenza impellente, convocando chi ha la responsabilità di cantiere, chi vigila sulla sicurezza di chi lavora e di chi viaggia, e chi ha quella qualifica di direzione che gli permette di programmare, cadenzare e dare certezze, fornendo valide alternative di supporto.